Questo 2022 è stato molto importante per la possibilità di incontrarsi nuovamente di persona grazie alla realizzazione di molti eventi ai quali Avis non poteva mancare.
Questo 2022 è stato molto importante per la possibilità di incontrarsi nuovamente di persona grazie alla realizzazione di molti eventi ai quali Avis non poteva mancare.
Approfittando dell’inizio dell’anno scolastico 2022-23 Avis Comunale Faenza ha voluto dimostrare la propria vicinanza alle scuole faentine con la donazione di un defibrillatore al Liceo Torricelli-Ballardini
Le donazioni, finora sono state in totale 3.564, di queste 2.646 riguardano le donazioni di sangue, circa il 71% rispetto all’obiettivo previsto per quest’anno, mentre 918 sono le donazioni di plasma, circa il 62% dell’obiettivo prefissato.
Domenica 29 Maggio si è tenuta presso il Centro Sociale il Borgo l’annuale “Festa del Donatore”, organizzata da Avis Comunale di Faenza
Sabato 26 febbraio 2022 si è tenuta presso il Faventia Sales l’Assemblea dei Soci di Avis Comunale di Faenza
Avis sale sul Green-Go bus a sostegno delle associazioni "Autismo Faenza" e "A mani libere" per la terza edizione del concorso di arti visive ‘La città del futuro’, iniziativa ideata e promossa da Viaggi Erbacci
Una giornata di festa, durante la quale è stato assegnato a tanti concittadini il riconoscimento ufficiale per il contributo che hanno dato a tutta la comunità grazie alle loro donazioni. Tra questi il donatore Claudio Ferniani, che è stato premiato con la benemerenza oro con smeraldo, per le 100 donazioni fatte fino a oggi.
La storia di Claudio è iniziata proprio perché aveva paura del sangue, perciò per sconfiggere la paura ha iniziato a donare per aiutare le persone che ne hanno bisogno. “Invito tutti i giovani a donare sia perché con questo gesto possono aiutare molte persone e sia perché in questo modo si è sempre monitorati da visite per sapere se si sta bene o se si hanno delle eventuali malattie”. Infine Claudio racconta della sua prima donazione e afferma di aver avuto inizialmente paura, ma dopo col tempo ha superato questo ostacolo, fino ad arrivare a 100 donazioni.
Una giornata di festa, durante la quale è stato assegnato a tanti concittadini il riconoscimento ufficiale per il contributo che hanno dato a tutta la comunità grazie alle loro donazioni. Nel corso della Festa del Donatore, svoltasi domenica 26 settembre scorso al centro sociale il Borgo, sono state assegnate le Benemerenze 2020 ai donatori particolarmente attivi che hanno raggiunto un numero elevato di donazioni. Alla festa hanno partecipato, oltre al Presidente dell’AVIS Comunale di Faenza, Angelo Mazzotti, anche il Sindaco Massimo Isola.
Nel corso della Festa del donatore sono stati assegnati i vari riconoscimenti sulla base del numero delle donazioni. La Benemerenza Oro con Rubino (75 donazioni) è andata a: Pierdino Arneodo, Redamo Assirelli, Marco Bonzola, Giovanbattista Barbieri, Daniele Baroncini, Fabrizio Bertoni, Andrea Bosi, Antonio Brunaccini, Carlo Catani, Paolo Ceroni, Giovanni Compatangelo, Matteo Cornigli, Donato D’antonio, Massimo Emiliani, Mirco Fabbi, Luca Ferroni, Fabiana Foschini, Marco Galassi, Igor Nikolaj Marchetti, Luca Menegolo, Giovanna Pasi, Michele Pennacchio, Massimiliano Pradarelli, Gianfranco Rosetti, Ilenia Rossi, Sara Taroni, Stefano Timoncini, Christian Vignoli, Andrea Visani.
La Benemerenza Oro con Smeraldo (100 donazioni) è andata a: Imerio Badiali, Enzo Balducci, Maurizio Bernabè, Stefano Bassi, Dario Benedetti, Massimo Bragonzoni, Massimo Calderoni, Giorgio Carapia, Anna Casadio, Renzo Cavini, Tiziano Costa, Claudio Ferniani, Doretta Ferretti, Roberta Lotti, Massimo Monaco, Stefano Ortolani, Sonia Ricci, Mauro Samorì, Massimo Scalvi, Sauro Varoli, Giovanni Verità, Gaetano Visani, Marino Zanchini.
La Benemerenza Oro con Diamante (oltre 100 donazioni) è andata a: Orazio Baldoni, Ezio Berzanti, Franco Berti, Loredana Cappelli, Germano Fabbri, Valeriano Montuschi, Rodolfo Rava, Mario Ricciardelli.
“Ci sembrava giusto, pur nelle difficoltà del momento storico che viviamo – ha detto il presidente Mazzotti – dedicare una giornata per ringraziare tutti i nostri donatori, che con il loro gesto ci aiutano a salvare vite” Lasciati alle spalle i mesi più difficili – giugno, luglio e agosto -, l’Avis Comunale di Faenza guarda ora al futuro con l’obiettivo di intercettare, il prima possibile, nuovi donatori. I mesi estivi, infatti, sono quelli tradizionalmente più complessi per quanto riguarda i numeri delle donazioni di sangue. “A giugno e luglio c’è stato un calo preoccupante – prosegue il presidente – mentre agosto, tutto sommato, ha tenuto con i numeri dello scorso anno. Speriamo di esserci lasciati alle spalle il periodo più difficile”. Come emerso dal bilancio delle donazioni dei primi sei mesi dell’anno, il 2021 è caratterizzato finora dalla difficoltà di intercettare nuovi donatori, in particolare tra i giovani. “Il Covid-19 non ha aiuto. Con l’inizio dell’anno scolastico – spiega Mazzotti – il nostro obiettivo è quello di tornare nelle scuole, dopo un lungo periodo di assenza a causa della pandemia”. Essere presenti, con la propria voce, le proprie testimonianze e i propri dati, è fondamentale per sensibilizzare i giovani alla cultura dono e sull’importanza della donazione di sangue, che altrimenti rimane per gli studenti una realtà astratta lontana dalla quotidianità. “Oltre alle scuole – prosegue Mazzotti – vogliamo tornare a essere pienamente presenti negli eventi della città, penso per esempio alle sagre e manifestazioni che sono tornate a svolgersi in questo periodo. La cultura del dono passa soprattutto attraverso l’informazione e il contatto diretto con i cittadini, per rispondere ai loro dubbi e per far conoscere loro la bellezza e l’importanza di questo mondo”.
“La Festa del Donatore rappresenta una giornata bella e significativa per tutta la nostra comunità – ha detto il sindaco Isola nel corso della premiazione – in cui diciamo grazie ai nostri concittadini che hanno fatto una scelta forte e non occasionale tramite la donazione di sangue. L’atto della donazione è un gesto straordinario: si dona senza avere nulla in cambio se non la possibilità di costruire una comunità più civile. L’Avis in questo è un punto di riferimento insostituibile del welfare di comunità”.
Un anno della propria vita da dedicare agli altri. Unendo tutto questo con la propria passione per le materie scientifiche e biologiche. Natascia Barnabè, 26 anni, si è laureata in Dietistica e dall’aprile 2021 sta svolgendo il proprio anno di servizio civile all’Avis Comunale di Faenza. “Dopo la laurea, ho iniziato a guardarmi intorno – spiega Natascia – e ho trovato in Avis l’opportunità giusta con la quale dedicare un po’ del mio tempo agli altri rimanendo a contatto con l’ambiente ospedaliero e sanitario”. Nella sede di viale Stradone 9, Natascia si occupa principalmente della parte di segretaria, un aspetto fondamentale, divenuto sempre più importante con la pandemia per gestire ingressi e prenotazioni nella maniera più efficace possibile, tanto per l’attività di donazione quanto per tutelare la salute dei donatori. “L’Avis mi ha subito messa a mio agio – racconta -. Pur essendomi laureata in ambito sanitario, non conoscevo così bene questo mondo, per cui per me è stata davvero una bella scoperta capire come funziona dall’interno la realtà del dono. Avevo poi alcuni preconcetti, come per esempio che chi ha la pressione bassa non può donare sangue, cosa non vera. Mi si è aperto un mondo, ed è davvero bello vedere lo spirito con il quale le persone vengono a donare. La cosa che mi ha colpito di più è lo spirito con cui si dedicano alla donazione, una pratica interiorizzata che fa parte della propria vita come lo sono tante altre”.
Come procedono ora le donazioni? “I cittadini hanno risposto bene alla pandemia – dice Natascia -. Ora si accede solo su prenotazione, ma questo non ha portato particolari difficoltà. Certo, come spesso succede, i mesi estivi sono quelli più critici ed è stato così anche quest’anno, speriamo di tornare ora al più presto a pieno regime con il numero delle donazioni, perché di sangue c’è sempre bisogno”.
Con l’inizio dell’anno scolastico, l’Avis di Faenza ha in programma di tornare finalmente negli istituti scolastici del territorio, spazi fondamentali per sensibilizzare alla cultura del dono e intercettare nuovi donatori. “Mi occupo anche della preparazione di alcuni progetti nelle scuole – racconta Natascia -, e andrò anche io a questi incontri con gli studenti”.
È proprio tra i banchi di scuola che Natascia ha scoperto la passione per le materie scientifiche. “Fin dalle medie la mia materia preferita è stata Biologia – spiega -. E l’ambito sanitario mi ha sempre affascinato”. E così in Natascia le competenze per un’alimentazione corretta si uniscono al mondo della donazione. “Avere un’alimentazione sana – spiega – significa di per sé avere un’alimentazione completa, che non tralasci nulla senza eccessi: da frutta e verdura a proteine e carboidrati. Ai giovani consiglio di non saltare i pasti, per esempio la colazione o la cena, perché più la nostra alimentazione è ordinata, più è sana”.
Come far sì che la cultura del dono si diffonda ancora di più sul nostro territorio? “Penso che sia importante innanzitutto andare oltre i propri pregiudizi e informarsi – risponde Natascia -. Si può fare una prima visita all’Avis per conoscere come funziona e se si è idonei a donare non costa nulla, e rappresenta una grande opportunità. Poi si può decidere se donare o meno, ma intanto si è consapevoli di cosa rappresenta questo mondo”.
Domenica 26 settembre al centro sociale il Borgo (via Saviotti 1, Faenza) l'Avis Comunale di Faenza organizza per tutti i donatori, familiari e amici la tradizionale Festa del donatore, con apericena e premiazione dei donatori benemeriti.
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