In quanto tempo si rigenera il sangue?

4 Ottobre 2019
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Pensando al nostro sangue, probabilmente, non abbiamo mai riflettuto sulla “ciclicità” delle sue componenti, che si rigenerano continuamente, in periodi di tempo definiti. Il sangue è composto da una parte liquida detta “plasma” e da una parte corpuscolata composta da:
globuli rossi, che vivono sino a 120 giorni;
leucociti, il cui ciclo di vita è di circa 14 giorni;
piastrine, che si rigenerano ogni 7 giorni.
Dunque, il rinnovamento fa parte della “vita del sangue”, garantendo all’organismo la massima funzionalità.

Qual è il ruolo del sangue?

Indispensabile per la vita, il sangue ha più funzioni, rese possibili dalle singole particelle che lo compongono. Un soggetto adulto conta circa 6 litri di sangue nel proprio corpo, indicativamente 1/12 del peso corporeo.
Entrando nel dettaglio, scopriamo che i globuli rossi – detti anche eritrociti – sono le cellule principali del sangue, per un totale di oltre 4 milioni/mm3. Privi di nucleo, questi globuli contengono in sé l’emoglobina, proteina che ha l’importantissima funzione di trasportare ossigeno. La formazione degli eritrociti (eritropoiesi) prevede un circolo di 7 giorni e, una volta formati, i globuli rossi vivono mediamente 120 giorni. I globuli rossi cedono l’ossigeno ai tessuti, prelevando l’anidride carbonica e trasportandola fino ai polmoni dove, poi, sarà eliminata con la respirazione.

Un’altra componente importante del sangue è costituita dalle piastrine, anch’esse prive di nucleo, sono prodotte nel midollo osseo. Note anche come trombociti, hanno il compito di bloccare le emorragie, a seguito di ferite, aggregandosi tra loro e promuovendo la coagulazione.
Sempre protagonisti, nel sangue, sono anche i leucociti, meglio conosciuti come globuli bianchi. A questo gruppo di cellule che difendono il nostro organismo appartengono i neutrofili, i linfociti, i monocitigli eosinofili e i basofili.
I linfociti sono alla base del nostro sistema immunitario, distruggendo o direttamente o tramite la produzione di anticorpi gli agenti patogeni che provengono dall’esterno.

Infine, ricordiamo il plasma composto da acqua, sali minerali e proteine, dal caratteristico colore giallo, che ha come funzione principale quella di rendere il sangue un liquido. Grazie al plasma può avvenire il trasporto di sostanze nutritive, di proteine e delle stesse cellule del sangue.
Riassumendo, il sangue ha il compito di:

far sì che i tessuti ricevano le giuste sostanze nutritive;
portare ossigeno ai tessuti e prelevare l’anidride carbonica;
trasportare i “rifiuti” e farli eliminare dai reni;
far circolare ormoni, enzimi e vitamine;
difendere l’organismo.

Donazione del sangue: dopo quanto si rigenera?

Subito dopo il prelievo, l’organismo attua dei processi di rigenerazione. Dai tessuti, infatti, sono “richiamati” i liquidi necessari, il midollo osseo aumenta la produzione dei globuli rossi (ripristino completo in 3 settimane). Il plasma si riforma in poche ore.
Globuli bianchi e piastrine tendono a ricrearsi in 24-48 ore. Per questa ragione, esistono dei tempi di recupero post-donazione ben precisi. Non si devono superare le 4 donazione negli uomini e le due per le donne, in un anno.
Tra una donazione e l’altra, è bene che trascorrano 90 giorni.
Minore è il tempo necessario per ripetere una donazione del plasma. Nelle sedi e nei centri di raccolta AVIS troverete guide chiare alla donazione.
Ricordate, donare fa bene, aiuta chi ne ha bisogno e può davvero permettere di salvare una vita.

a cura del dr. Giovanni Franco, specialista in ematologia (in collaborazione con pazienti.it).



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