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2 Agosto 2018 Avis e LavoroNotizie

Prosegue con successo il progetto “Rete Avis Lavoro – Faenza Città del Dono”, ideato da Avis Faenza per intercettare nuovi possibili donatori direttamente sui posti di lavoro, in collaborazione con le stesse aziende. Dopo Diennea MagNews e Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, ieri mattina l’autoemoteca di Avis è stata parcheggiata in via San Silvestro per consentire ai dipendenti di alcune aziende di quella zona di sottoporsi all’esame di verifica dell’idoneità alla donazione. In totale 16 lavoratori hanno effettuato gli esami di idoneità, entrando nel percorso della donazione di sangue, midollo osseo ed organi (sono coinvolti nel progetto anche Admo ed Aido). L’iniziativa ha coinvolto soprattutto i dipendenti di Geas e Polienergie, ma anche Conel, Cmcf e Blaks.

«Abbiamo deciso di aggregare un gruppo di aziende in un’unica mattinata, per ottimizzare i tempi e la potenzialità dell’autoemoteca – dichiara Angelo Mazzotti, presidente di Avis Faenza – Polienergie e Geas ci avevano dato la disponibilità e, assieme a loro, abbiamo convogliato in via San Silvestro alcuni dipendenti di altre aziende. L’iniziativa “Rete Avis Lavoro – Faenza Città del Dono” ci sta dando soddisfazioni. Riusciamo ad avere parecchie adesioni grazie anche alla disponibilità degli imprenditori, che si rivelano sensibili al nostro messaggio e consentono ai loro dipendenti di effettuate le visite in orario di lavoro».

«Fin dall’anno scorso, quando è partita questa iniziativa, ci siamo dichiarati interessati ad aderire», dicono i titolari Geas Srl Angelo Muccinelli e Vinattieri Luisa, società con nove dipendenti che si occupa di consulenze di rifiuti speciali nelle aziende (“educhiamo come separare i rifiuti e come smaltirli”). «Personalmente ero già stato donatore Avis e ho sentito il dovere di riavvicinarmi, eliminando quello scoglio di pigrizia. Sono contento perché i miei dipendenti hanno risposto alla chiamata di Avis Faenza con un’adesione pressoché totale».

Anche Stelio Poli, titolare di Polienergie, è un ex donatore che ha ancora a cuore le finalità di Avis Faenza: «Nella mia società lavorano 15 giovani ingegneri e geometri, tutti potenziali  donatori. Quando mi è stato chiesto un coinvolgimento della mia azienda, ho deciso di sposare la causa di Avis con entusiasmo, sperando in un’adesione dei miei dipendenti».

Polienergie è una start-up nata nel 2010 su iniziativa di Stelio Poli e Guido Venieri, ex dipendenti Enel oggi in pensione. «Ci occupiamo di progettazione di linee elettriche per conto di Enel. Facciamo parte di un consorzio che ha in appalto tutta l’Emilia Romagna e parte della Toscana. Io e il mio collega Venieri conosciamo molto bene questa realtà, avendoci lavorato per quarant’anni: oggi cerchiamo di passare il nostro “know how” ai giovani».

 


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23 Maggio 2018 Avis e LavoroNotizie

Prosegue con successo il progetto “Rete Avis Lavoro – Faenza Città del Dono”, ideato da Avis Faenza per intercettare nuovi possibili donatori direttamente sui posti di lavoro, in collaborazione con le aziende. Dopo la Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, la seconda realtà economica faentina ad aver aderito all’iniziativa è Diennea MagNews, azienda specializzata in digital marketing solution. Stamattina l’autoemoteca di Avis è stata parcheggiata di fianco alla sede dell’azienda, in viale Marconi, per consentire ai dipendenti volontari di sottoporsi all’esame di verifica dell’idoneità alla donazione. Una quindicina di lavoratori hanno sposato la causa, effettuando gli esami di idoneità, quindi entrando nel percorso della donazione di sangue, midollo osseo ed organi (sono coinvolti nel progetto anche Admo ed Aido).

«Abbiamo trovato un’ottima collaborazione da parte di Diennea MagNews, che ha accettato ed appoggiato in pieno il nostro progetto – dichiara soddisfatto Angelo Mazzotti, presidente di Avis Faenza – Il continuo e crescente bisogno di sangue fa sì che il donare sia oggi quanto mai prezioso, pertanto esprimiamo riconoscenza ai lavoratori, nonché ai loro dirigenti, che hanno permesso di realizzare gli esami di idoneità alla donazione in orario di lavoro».

«Abbiamo deciso di sposare la causa di Avis principalmente perché percepiamo la donazione di sangue come un dovere civile – dichiara Florida Farruku, general manager di Diennea MagNews – Personalmente mi sono messa dalla parte di chi potrebbe averne bisogno. Perciò, finchè siamo in buona salute, ci sentiamo di fare la nostra parte per la collettività».

L’età mediamente giovane e l’elevato livello culturale del personale di Diennea MagNews ha  favorito una buona risposta: «Per ora hanno aderito al progetto 15 persone, ma in futuro potrebbero aggiungersene altre, che stanno valutando la cosa – aggiunge Florida Farruku – Quando i medici di Avis sono venuti a spiegarci i motivi per i quali è opportuno donare sangue,  ci hanno acceso una lampadina».


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E’ partita nel modo migliore la fase operativa del progetto “Rete Avis Lavoro – Faenza Città del Dono”, l’iniziativa ideata dall’Avis Faenza per andare ad intercettare i possibili nuovi donatori direttamente sul posto di lavoro, grazie alla collaborazione delle aziende. La prima realtà economica ad aver aderito al progetto è stata la Bcc ravennate, forlivese e imolese. Mercoledì mattina in Piazza della Libertà a Faenza l’autoemoteca dell’Avis è stata parcheggiata di fronte alla sede centrale della Bcc per consentire ai dipendenti volontari di sottoporsi all’esame di verifica dell’idoneità alla donazione. Ben 28 lavoratori – potenziali nuovi donatori – hanno aderito all’iniziativa: un’ottima risposta, se si considera che la Banca già al suo interno può contare su molti donatori già da anni.

«Siamo molto contenti – commenta Angelo Mazzotti, presidente di Avis Faenza – Abbiamo trovato un’ottima collaborazione dalla Bcc, che ha accettato ed appoggiato in pieno questo nostro progetto. L’autoemoteca posizionata all’esterno della direzione generale della Bcc ravennate, forlivese e imolese non è riuscita a soddisfare tutte le 28 richieste pervenute, per cui ne ha svolte la metà e tornerà in un altro mercoledì di febbraio per effettuare le altre14».


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Arriva alla fase esecutiva il progetto “Rete Avis Lavoro – Faenza Città del Dono”, avviato nel corso del 2017 dall’Avis Faenza in collaborazione con il Comune, Aido (Associazione italiana donatori organi), Admo (Associazione donatori midollo osseo) e le associazioni di categoria e i sindacati. «Si tratta di un progetto con il quale vogliamo operare in modo capillare sul territorio, per coinvolgere le realtà economiche locali in una rete solidale di sensibilizzazione e promozione del dono – spiega Angelo Mazzotti, presidente di Avis Faenza – Ci rivolgiamo alle grandi e medie realtà faentine dell’industria, dell’artigianato, del commercio, del settore agricolo e della cooperazione. Incontreremo i lavoratori, cercando di valorizzare il concetto della solidarietà attraverso varie iniziative di informazione e sensibilizzazione, allo scopo di favorire ed incrementare l’attività delle donazioni di sangue, midollo osseo e organi».

La prima realtà economica del territorio ad aderire al progetto “Avis Rete Lavoro” è stata la BCC ravennate forlivese e imolese. Avis Faenza e l’importante istituto di credito hanno programmato due appuntamenti, con l’obiettivo di coinvolgere tutto il personale dipendente della Bcc ravennate forlivese e imolese che lavora a Faenza. Si inizierà con un incontro informativo, alla presenza di un medico e del personale di Avis, Aido e Admo, fissato per l’11 gennaio nella Sala Giovanni dalle Fabbriche, in via Laghi, alle ore 17,30. Il secondo appuntamento è in programma nella mattinata di mercoledì 24 gennaio, quando l’Autoemoteca sarà posizionata all’esterno della Sede e Direzione generale della Banca, in Piazza della Libertà, per consentire ai dipendenti volontari di effettuare l’idoneità alla donazione di emocomponenti e midollo osseo. Tale attività sarà su base volontaria ed è rivolta esclusivamente ai nuovi donatori.

«La BCC ravennate forlivese e imolese conta complessivamente 608 dipendenti che lavorano negli uffici centrali e nella rete commerciale, di cui circa 200 nella città di Faenza, diversi di loro sono già donatori di sangue – osserva Angelo Albertini, dirigente con delega al personale della Banca – Appena siamo venuti a conoscenza dell’iniziativa “Rete Avis Lavoro – Faenza Città del Dono”, abbiamo aderito con convinzione, condividendo gli ideali del dono e della vicinanza ai bisogni del prossimo. Assieme ad Avis Faenza abbiamo organizzato un incontro conoscitivo e di sensibilizzazione rivolto a tutto il personale. In seguito, ai dipendenti che decideranno di aderire all’iniziativa, verrà concesso un permesso retribuito per sottoporsi all’esame di verifica dell’idoneità alla donazione di emocomponenti o di midollo osseo, che sarà effettuato presso l’autoemoteca posizionata davanti alla sede della Banca in Piazza della Libertà. La speranza è quella di poter fornire un contributo concreto al successo di questa lodevole iniziativa al servizio della comunità».

 

 


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13 Giugno 2017 Avis e LavoroNotizie

Avis Faenza - Da sinistra Simonetta Perrotta - Claudia Gatta - Angelo Mazzotti

Con la presentazione svoltasi nella Sala Bigari della residenza municipale, è partito stamane il progetto “Rete Avis Lavoro. Faenza, città del dono”. L’iniziativa, unica nel suo genere in Italia, vede come capofila l’Avis comunale di Faenza, affiancata dall’Aido (Associazione italiana donatori organi) e dall’Admo (Associazione donatori midollo osseo), con il patrocinio del Comune di Faenza e la collaborazione delle associazioni di categoria e dei sindacati. Ideato e curato da Simonetta Perrotta, il progetto si pone l’obiettivo di coinvolgere in modo capillare le realtà faentine del mondo del lavoro, per sensibilizzarle verso il “dono” di sangue, di plasma, di organi e di midollo osseo.

«Nei mesi scorsi, a seguito del rinnovo del consiglio direttivo della nostra associazione – ha spiegato il presidente di Avis comunale Faenza, Angelo Mazzotti – ci siamo interrogati su cosa fare per migliorare la promozione del dono, e soprattutto su quali ambiti ancora inesplorati potessero essere oggetto di progettazione. Considerando che esiste già una collaborazione con la scuola, lo sport e l’associazionismo in genere, abbiamo convenuto di focalizzare la nostra attenzione sul mondo del lavoro. Da ciò è nato questo progetto, rivolto alle grandi e medie realtà territoriali dell’industria, dell’artigianato, del commercio, del settore agricolo e del mondo cooperativo. Il nostro interlocutore principale sarà il dirigente dell’azienda e, a scendere, tutti i lavoratori. Li incontreremo, cercando di valorizzare il concetto della solidarietà, prevedendo una serie di attività di informazione e sensibilizzazione».

La curatrice del progetto, Simonetta Perrotta, ha aggiunto: «Il 7 giugno scorso a Roma l’Avis nazionale ha presentato i suoi scenari futuri nella società, tra i quali l’importanza di coinvolgere i lavoratori nella promozione del dono come prassi sociale, malgrado l’attuale situazione lavorativa italiana sia complessa. A Faenza, con questo progetto, proponiamo un incontro annuale in azienda tra i lavoratori ed il nostro personale medico volontario, per fornire informazioni sul percorso della donazione di sangue, di midollo osseo e di organi, ed un appuntamento annuale con l’autoemoteca per poter effettuare l’idoneità alla donazione di sangue e midollo osseo. Proponiamo inoltre ai lavoratori la possibilità di partecipare alle nostre attività di formazione in tema di salute, alimentazione, solidarietà e primo soccorso».

Per il Comune di Faenza ha fatto gli onori di casa l’assessore ai servizi sociali Claudia Gatta: «Come amministrazione comunale riteniamo interessante e quindi sosteniamo il progetto “Rete Avis Lavoro”, perché va nella direzione di una rete di aiuto sociale. E’ lodevole il fatto che le associazioni come l’Avis non si sono chiuse nella loro “mission”, ma hanno fatto il passo successivo di entrare nel mondo del lavoro per farsi promotrici di percorsi formativi nei confronti dei lavoratori».


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9 Giugno 2017 Avis e LavoroProgetti

A Faenza la cultura del dono arriva nelle aziende. Il progetto “Rete Avis – Lavoro”, avviato nel giugno 2017, che prevede una serie di iniziative con l’obiettivo di unire una pluralità di soggetti del territorio, legati al mondo del lavoro, per sensibilizzare possibili donatori di sangue, di organi o di midollo osseo. L’iniziativa, unica nel suo genere in Italia, è organizzata da Avis comunale di Faenza in collaborazione con il Comune, Aido (Associazione italiana donatori organi), Admo (Associazione donatori midollo osseo) e le associazioni di categoria e sindacati.

«Nei mesi scorsi ci siamo interrogati su cosa fare per migliorare la promozione del dono nella nostra città, cercando di capire quali ambiti ancora inesplorati potessero essere oggetto di progettazione – spiega Angelo Mazzotti, presidente di Avis Faenza – Dato che già esistevano collaborazioni con la scuola, lo sport e l’associazionismo in genere, abbiamo convenuto di focalizzare la nostra attenzione sul mondo del lavoro. Da ciò è nato questo progetto, rivolto alle grandi e medie realtà faentine dell’industria, dell’artigianato, del commercio, del settore agricolo e del mondo cooperativo. Il nostro interlocutore principale sarà il dirigente dell’azienda e, a scendere, tutti i lavoratori. Li incontreremo, cercando di valorizzare il concetto della solidarietà attraverso varie attività di informazione e sensibilizzazione».

Tra le attività che verranno svolte: un incontro annuale in azienda per promuovere la donazione, totem informativi diffusi in punti strategici, possibilità di attività di formazione in tema di salute, alimentazione, solidarietà e primo soccorso. Tutto ciò allo scopo di favorire e incrementare l’attività delle donazioni di sangue, midollo osseo e organi, attraverso contesti consolidati come quelli delle aziende.

«Con questa iniziativa intendiamo operare in maniera capillare sul territorio coinvolgendo le realtà aziendali in una rete solidale di sensibilizzazione e promozione del dono a favore della comunità faentina. Una rete garantisce collaborazione e il giusto scambio di informazioni. – aggiunge Simonetta Perrotta, ideatrice e responsabile del progetto – La valutazione delle proposte in sede di conferenza stampa verrà effettutata modulando ogni attività prevista dal progetto compatibilmente con le esigenze delle aziende aderenti,al fine di proporne l’avvio effettivo a partire dai prossimi mesi».

L’AVIS Comunale Faenza desidera porgere un doveroso e lodevole ringraziamento per la copiosa partecipazione alla conferenza stampa del 13 giugno, con la certezza di mantenere con ciascuno un proficuo rapporto di collaborazione e l’augurio che tale coinvolgimento possa stimolare la condivisione dell’iniziativa presso le altre Aziende faentine. In particolar modo si rivolge con gratitudine ai numerosi partners dell’iniziativa per il loro accurato e diligente contributo nella promozione del progetto e ai rappresentanti delle Aziende intervenute: Elisa Benati per Cisa Allegion, Angelo Muccinelli e Luisa Vinattieri per GEAS s.r.l., Tomaso Tarozzi per Bucci Industries Group, Davide Gentilini per CMCF e Roberta Monagheddu per Tampieri Group.

Uno degli ultimi incontri realizzati dal progetto è stato quello, a novembre 2019, con la cooperativa Gemos di Faenza.




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