CHI SIAMO

Identità e storia




Avis Comunale Faenza


Nata a Faenza nel 1953, oggi conta oltre 2500 soci con più di 4.500 donazioni annue, è una sezione molto attiva nel promuovere le tematiche della donazione e rappresenta una buona fonte di approvvigionamento per il fabbisogno di sangue della nostra comunità.

Auspica una società solidale, in grado di garantire a tutti i cittadini condizioni di benessere e salute sempre migliori. Divulgare e promuovere la solidarietà, la cultura della salute e il volontariato, significa contribuire alla crescita morale della nostra società. Avis Comunale Faenza ha individuato la propria mission nella promozione della donazione di sangue e di emocomponenti, per contribuire attivamente al raggiungimento e al mantenimento dell’autosufficienza per quanto riguarda il fabbisogno di sangue della nostra città, della nostra regione e della nostra nazione.


Regolamento Regionale

La Storia


I primi passi della sezione Avis di Faenza iniziarono nell’autunno del 1952 presso il Sottocomitato della Croce Rossa Italiana in Via Severoli, dove si tenevano Corsi di Addestramento per Allievi Militi Volontari di Pronto Soccorso. Fu nell’ambito delle tematiche affrontate in quei corsi che emersero i problemi relativi alla mancanza del sangue necessario per le cure dei malati e degli infortunati. E fu così che maturò l’idea di promuovere la formazione di un gruppo di donatori abituali, che poi confluiranno nella costituenda Sezione AVIS nel 1953.

Un primo atto formale si ebbe il 18 dicembre 1952, quando il Segretario della CRI, Ercole Negrini, pubblicò un invito ai Militi, Allievi Militi, Militi in attività, Militi benemeriti, affinché partecipassero ad una lezione del Medico Istruttore dottor Claudio Bonetti, che con il dottor Massarenti erano coordinati dal Segretario Sante Cornacchia. Fu allora che si affacciò la concreta possibilità di costituire un gruppo di donatori del sangue, primo nucleo dell’AVIS Faentina. Si individuò anche il referente nella persona di Vincenzo Casadio, già attivo da tempo nella donazione saltuaria. Il 21 dicembre 1952 si documentò il primo elenco di 31 persone fra uomini e donne.

Il 1953 fu l’anno della Fondazione vera e propria, con tutti gli adempimenti necessari richiesti e risolti. Il 21 febbraio 1954 si tenne, presso l’Ospedale Civile, l’Assemblea Generale dei Soci per istituire formalmente la Sezione Comunale AVIS. L’Assemblea dei Donatori fu presieduta dal Prof. Armelino Visani, primario medico e Direttore dell’Ospedale Civile e dal chirurgo Prof. Giovanni Bazzocchi, segretario il Sig. Antonio Morini, poi Sante Cornacchia. Il 6 gennaio 1955 le elezioni sociali scelsero il nuovo Consiglio Direttivo presieduto dal Prof. Giovanni Bazzocchi, che vi rimase fino al 1993, quando subentrò Angelo Santandrea, poi in successione Ercole Pirazzini, Carlo Prudente, Oscar Ortelli, Carlo Casadio e l’attuale Angelo Mazzotti.




Figure di prestigio


Premesso che ogni donatore può e deve considerarsi un vero benefattore dell’Associazione e della società in generale per quella parte di sé che volontariamente dona in modo gratuito, una sottolineatura particolare merita di essere evidenziata per alcuni nostri concittadini che negli anni passati si sono distinti con azioni e donazioni di rilevante spessore sociale ed economico a favore dell’AVIS di Faenza.
Il primo Segretario fu Sante Cornacchia, la cui attività ed impegno nelle fasi iniziali continuano ad essere un valido esempio per tutti noi. Con lui rimane encomiabile il servizio del primo Economo e Cassiere della Sezione il Cav. Giulio Argnani, che fu attivo sempre a fianco del Presidente Bazzocchi e del Segretario Cornacchia.

Un ricordo particolare l’AVIS lo dedica al suo Presidente effettivo per molti anni, poi Onorario, l’amico Ercole Pirazzini. La sua è stata, per unanime riconoscimento, una vita spesa con determinazione e convinzione al servizio dei valori sociali e della solidarietà, portando il Dono del sangue al centro delle sue battaglie ideali e facendone una bandiera che mai ha smesso di sventolare. Sotto la sua presidenza l’AVIS ha ottenuto importanti riconoscimenti e, specie nell’ambito delle istituzioni sanitarie, è riuscito a precisare e definire ambiti e competenze nei quali giustamente l’Associazione è stata posta nel ruolo che le compete ed ancor oggi se ne vedono le conseguenze. Il lungo servizio di Pirazzini all’AVIS resterà per sempre nell’Albo d’oro.

Altro insigne benefattore, per la lunga militanza e per l’esempio di generosità e attaccamento agli ideali dell’AVIS, è stato Emidio Liverani, personaggio noto in diversi settori della vita cittadina, sia per la spiccata personalità bonaria e dal tratto spiccatamente romagnolo, sia per quella convincente dialettica, sostenuta da un argomentare semplice e diretto che tanto piaceva soprattutto ai giovani. E in ogni ambiente che frequentava non mancava di lanciare appelli alla solidarietà e all’esaltazione del volontariato come segno concreto di civiltà e maturità umana. Quante giornate Emidio ha passato fra gli alunni delle nostre scuole a parlare e testimoniare l’importanza del dono del sangue. Era questo, da sempre, il servizio che lo ha contraddistinto nei lunghi anni della sua militanza AVIS. La sua notorietà però ha oltrepassato i confini della nostra città, perché finché la salute glielo ha permesso non è mai mancato agli incontri organizzati fra le diverse sezioni provinciali, regionali e nazionali AVIS. Si può certamente dire che quasi in tutte le sezioni d’Italia era conosciuto ed apprezzato per la sua presenza che non mancava di emergere con interventi mirati e anche brillanti. La sua morte ci ha veramente privato di un elemento portante e trascinatore: a lui l’AVIS deve molto.

Personaggio altrettanto importante soprattutto nei primi decenni della nostra Sezione e nella fase di assestamento ed organizzazione è stato il compianto Dott. Vinicio Pompili, recentemente scomparso dopo una lunga e dolorosa malattia, che per anni lo ha immobilizzato ed isolato dal mondo. Nella sua carriera di medico l’AVIS ha avuto un posto rilevante e si può dire che per anni il Dott. Pompili era sinonimo di AVIS: la sua presenza significava che entrava in gioco la donazione del sangue o tematiche affini. Il Centro Trasfusionale del nostro Ospedale infatti lo vedeva protagonista attivo e propositivo. Anche nella propaganda fra i giovani nelle scuole – quasi sempre con il sopracitato Emidio Liverani – il Dott. Pompili era l’esperto e il competente che sapeva rispondere ad ogni domanda e curiosità degli interlocutori.



Benefattori generosi


Dal punto di vista dei benefattori particolarmente generosi che hanno permesso alle casse dell’AVIS di superare momenti di gravi difficoltà economiche e soprattutto per quanto riguarda la Sede, il primo posto spetta certamente alla Sig.ra Palmira Zama che nel suo testamento (11 maggio 1982) volle lasciare una cospicua eredità finalizzata al miglioramento dei servizi e degli spazi relativi al comparto della donazione
e trasfusione del sangue presso l’Ospedale di Faenza. Soggetti perpetui della generosa donazione furono il Comune, in quanto allora, Istituzione titolare della sanità pubblica e la nostra Associazione. Da allora, espletate le molteplici formalità necessarie, fu avviata la pratica che poi ha portato alla realizzazione della sede della sezione AVIS faentina con annessi locali per gli uffici, la donazione del sangue e i laboratori connessi. Una lapide posta nella Sede sta a testimoniare un atto di straordinaria generosità verso la nostra Associazione e per la città tutta, che per sempre ne sarà riconoscente.

Altre donazioni sono pervenute all’AVIS in questi anni e tutte, anche se di diverso spessore, vanno considerate preziose e importanti, ma va segnalata l’eredità della Sig.ra Gordini, che lasciando un terreno in periferia ed un appartamento in città, ha portato ulteriore respiro alle nostre casse. Della Sig.ra Gordini, come di tutti i benefattori noti e sconosciuti, l’Associazione conserva grato ricordo e perenne riconoscenza, additandoli ad esempio anche alle nuove generazioni. Dal nostro Albo dei Benefattori vogliamo citare anche la Sig.ra Drudi Giovanna, che ha donato una cospicua somma di denaro. A tutti un grande GRAZIE a nome della grande famiglia AVIS.



I Presidenti


dal 2017

Angelo Mazzotti



dal 1953 al 1987

Giovanni Bazzocchi



dal 1987 al 1993

Angelo Santandrea



dal 1993 al 1999

Ercole Pirazzini



dal 1999 al 2005

Carlo Prudente



dal 2005 al 2009

Oscar Ortelli



dal 2009 al 2017

Carlo Casadio



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