Riportiamo la lettera del Presidente pubblicata sul numero di dicembre di AVIS SOS, che vuole essere un’occasione per fare gli auguri a tutti i soci e i volontari per il Natale e le festività.
Carissimi,
lasciatemi innanzitutto formulare a tutti voi i miei più sinceri auguri di buon Natale e buon 2020!
Vi chiedo di estendere gli auguri a tutti i donatori e a tutti coloro che anche quest’anno hanno contribuito a scrivere la vostra e la nostra storia.
Girando in questi mesi in tante sedi, regioni e comuni d’Italia, ho toccato con mano la straordinaria umanità e dedizione di soci e dirigenti.
Se anche nel 2019 siamo riusciti a garantire ai nostri malati l’autosufficienza di sangue e medicinali plasmaderivati, il merito è innanzitutto vostro. Merito del vostro impegno, delle vostre fatiche e della vostra volontà di vivere quotidianamente i valori che da oltre 90 anni fanno parte della nostra storia.
Ci attende ora un 2020 molto particolare. La giornata mondiale del donatore di sangue che per la prima volta sarà ospitata in Italia non sarà un evento isolato. Desidero infatti che quest’occasione diventi il più possibile partecipata e inclusiva.
Abbiamo predisposto un calendario di iniziative che toccherà molte regioni italiane e si soffermerà sul valore della donazione di sangue da molteplici punti di vista (sanitario, sociale, etico, comunicativo, ecc.).
Oltre agli eventi più di carattere nazionale, confidiamo nella costante capacità del territorio di sentirsi protagonista, ideando e promuovendo iniziative, progetti, eventi.
Vogliamo raccontare, in tutta Italia e in tutto il mondo, quanto è bello e prezioso donare sangue e donarlo attraverso un’Associazione che fa dell’altruismo e della solidarietà la sua mission.
Per l’Italia sarà una vetrina di fondamentale rilevanza. Il nostro modello, davvero unico al mondo, avrà l’opportunità di essere conosciuto, studiato e approfondito. Anche per arginare e contrastare quei tentativi, non più così isolati, di creare modelli di donazione – specialmente per il plasma – incentrati su forme più o meno dichiarate di pagamento.
Per riaffermare la dimensione etica della donazione di sangue, dobbiamo sempre più essere convincenti nel comunicare un modello associativo che sia anche efficiente ed efficace. E dobbiamo farlo in modo unitario.
Dobbiamo impegnarci tutti insieme a costruire ponti e abbattere muri, a tendere la mano con un impegno che non ha necessariamente bisogno di un Dio per sostanziarsi, se uno non è credente, ma che parte dalla consapevolezza della dignità suprema di ogni essere umano, qualunque sia il suo credo e la sua condizione sociale o di salute.
Dobbiamo impegnarci per costruire ragioni e diffondere messaggi e gesti di speranza, che altro non significa che dare gambe ai sogni e gettare radici guardando ad un futuro di ottimismo.
Buon Natale dunque, festa della speranza, e buon anno nuovo ancora a tutti voi e alle vostre famiglie.
Gianpietro Briola, Presidente di AVIS Nazionale